edizione 2013: i progetti finanziati

1- Continuiamo col progetto filmico italo-palestinese MOVI(E)NG TO GAZA che abbiamo iniziato a sostenere con l’edizione 2012 del torneo. Tra il 2012 ed il 2013 è stato girato, raccolto e montato tutto il materiale video. Ora siamo alla post-produzione e ci sono ancora costi da sostenere per rendere il lavoro fruibile. Il film è stato girato nella Striscia di Gaza, costa Est della Palestina, nel Mar Mediterraneo. La Striscia di Gaza è dal 2007 sotto il controllo politico di Hamas e da questo momento Israele, gli Stati Uniti, il Canada e l’Unione europea hanno congelato tutti gli aiuti allo Stato Palestinese perché consideravano il gruppo una organizzazione terroristica. Israele ha inoltre posto un embargo sulla Striscia e permette solo ad una quantità ridotta di aiuti umanitari e ospedalieri di entrare ed escludendola dal libero mercato, causando così una forte crisi energetica. MOVI(E)NG TO GAZA è un film collettivo. L’obbiettivo pricipale è descrivere la vita quotidiana a Gaza, in particolare la vita delle generazioni più giovani, caratterizzata da piccoli ma profondi segni di resistenza. L’intero progetto sarà un esperimento tra un team italiano ed uno gazawi di videomakers, condividendo insieme idee, storie, esperienze, visioni e competenze tecniche.

Presentazione domenica 9.6 h 21

2- Comitato degli abitanti delle Torri di Zingonia che lotta per il diritto alla casa e alla dignità.

zingonia“Siamo gli abitanti dei condomini Athena e Anna, le “Torri” di Zingonia. Come saprete, recentemente i comuni della zona, in accordo con l’Aler di Bergamo, Infrastrutture Lombarde e la Regione Lombardia, hanno approvato un piano di riqualificazione di Zingonia, che prevede l’acquisizione e la demolizione delle nostre case. L’hanno approvato per porre un rimedio – estremo – alla difficile situazione di degrado che regna nell’area. L’hanno approvato però senza interpellare noi che in quegli appartamenti ci abitiamo, senza darci garanzie sul futuro nostro e dei nostri figli.

Ci rivolgiamo direttamente a voi attraverso questo spazio per spiegarvi il perché della nostra contrarietà al piano. Per anni si è parlato della “Zona Missile” per i casi di illegalità che si sono registrati, e i condomini Athena e Anna sono stati descritti come centro dello spaccio. Più recente è la questione dei pagamenti arretrati alla Bas, di cui avrete letto sui giornali. In sostanza, vi è stato detto che le Torri sono un’area di difficile gestione, un luogo che deve essere cancellato dalle ruspe per poter ripartire da capo.

Quello che però non viene ricordato è che per noi quegli appartamenti sono la nostra casa. Molti di noi hanno investito i propri risparmi, molti hanno acceso un mutuo per potere assicurare a sé e alla propria famiglia un tetto sopra la testa. Non neghiamo che i condomini siano stati scenario di illegalità, conosciamo bene la situazione perché l’abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni. Non è facile vivere sereni quando sai che sotto casa tua spacciano droga, incendiano motorini, si consumano risse, quando non puoi prendere l’ascensore o chiudere a chiave il portone del palazzo perché è stato rotto da dei balordi. Siamo i primi a sapere che così non si può andare avanti, e che qualcosa deve essere fatto.

Le amministrazioni locali hanno cercato una soluzione, ma in tutto questo nessuno si è mai preoccupato di coinvolgerci nelle decisioni. Ci hanno detto che i nostri appartamenti verranno acquistati – ma a prezzi irrisori. Ci hanno detto che quelli tra noi che risulteranno idonei avranno una casa popolare – ma non sappiamo dove, né a quali condizioni, né cosa succederà a chi non sarà considerato idoneo. Ora, vi chiediamo, cosa pensereste se una mattina leggeste sui giornali che la vostra casa sarà demolita per far posto a nuovi edifici dei quali non viene precisata la funzione? Se vi proponessero meno di 15mila euro (15mila euro!) per comprare il vostro appartamento, in barba alle rate del mutuo che avete pagato e ai sacrifici fatti per onorarle? E se aggiungessero pure che, nel caso non accettaste, le vostre case saranno espropriate?

Insomma vi chiediamo, cari cittadini di Ciserano: è possibile vivere in questa condizione di incertezza sul proprio futuro? È giusto essere puniti per una situazione di illegalità che non abbiamo voluto ma che abbiamo subito nostro malgrado? Non chiediamo molto, chiediamo solo rispetto e dignità, e lotteremo con tutte le nostre energie finchè qualcuno non ci ascolterà.”

Presentazione sabato 15.6 h 21

3- bgreport.org è un portale d’informazione indipendente che da fine 2009 bgreportraccoglie testimonianze e dà voce a chi subisce gli effetti dei poteri che governano Bergamo e provincia. Poteri che spesso ci influenzano, ci impongono scelte, limitano le nostre possibilità, disseminando ostacoli e vincoli nelle nostre vite. Questi meccanismi, difficilmente individuabili, sono sempre più presenti e sofisticati come sempre più difficile è descriverne le dinamiche. E’ da questa difficoltà di narrazione che il potere acquisisce forza, ma i suoi effetti sono concreti. Proprio da queste tracce vogliamo partire per un’inchiesta che ci permetta di costruire una mappatura. A chiunque sia in grado di avvistare un frammento o un indizio che possa fare luce sui dispositivi che disciplinano questo territorio chiediamo di collaborare e di aiutarci a individuare le tessere per comporre questo mosaico. E’ alla ricerca di queste tracce che bgreport vuole dedicarsi e al tentativo di svelare le molteplici forme che il potere assume, non perché il potere sia interessante in sé, ma perché interessanti sono le miriadi di vite che dal potere sono condizionate.

Presentazione sabato 22.6 h 20

 

 

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